Giovedì della scienza: Storie di Medici al MUSME

Giovedì della Scienza

Storie di Medici al MUSME

Il MUSME presenta un ciclo di visite del museo realizzate ad-hoc per un pubblico adulto per esplorare la medicina con gli occhi di grandi scienziati e scienziate. Attraverso un percorso guidato personalizzato per ciascun incontro potrete scoprire come la medicina è cambiata nel corso dei secoli e chi ha contribuito a realizzare le maggiori innovazioni, grazie ad attività e materiale esclusivi, solitamente non inclusi nella visita ordinaria.

Durata: 1h e 30’

Prezzo (promozionale): 10 €

Prossimi incontri

Prospero Alpini, il medico del caffè

11 maggio 2023 ore 17:00

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Durante la Rivoluzione Scientifica e nel secolo dell’Illuminismo, il caffè diventa la bevanda preferita dagli scienziati. Il motivo? Acuisce le facoltà mentali, al contrario dell’alcol, che annebbia la mente. Dal Mondo Arabo all’Europa, il caffè fa un grande giro, fino ad arrivare a Padova: a portarcelo è un medico chiamato Prospero Alpini, anche noto per essere stato il quarto prefetto dell’Orto Botanico.

Dalle segnature allo studio dei principi attivi, arriviamo alla costruzione dell’Orto Botanico di Padova, il più antico al mondo ad aver conservato la sua ubicazione originale e che ha, oltretutto, favorito una metodica nello studio e nella fruizione delle erbe medicinali. Alla nostra visita, seguirà un approfondimento su questa bevanda ricercata e amata e sarà a disposizione dei partecipanti una degustazione di caffè nel chiostro del nostro museo, in collaborazione con una realtà del territorio, il Caffè&Caffè Milani al Santo. Un esperto di caffè vi guiderà nelle diverse sfumature e particolarità del caffè, mettendo a loro disposizione le sue conoscenze in materia e i suoi prodotti. Con l’occasione, verrà approfondito anche l’aspetto della lavorazione del caffè e della sua sostenibilità.

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Incontri passati

Storia della malaria tra zanzare, terapie amare e dissapori tra scienziati

20 aprile 2023 ore 17:30

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La lotta contro le malattie ha accompagnato Homo sapiens fin dagli albori: tra tutte, la malaria sembra essersi insinuata nella storia umana in tempi assai remoti, ben prima dello sviluppo delle più antiche civiltà. Da allora, il cammino per contrastare la malaria è stato lungo e tormentato.

Rifaremo insieme questo viaggio, partendo dai padri della medicina per arrivare al ribaltamento di prospettiva avuto nel XIX secolo e le campagne per l’eradicazione della malattia nel corso del ‘900; in particolare ci soffermeremo sulla controversa figura di Ronald Ross (premio Nobel 1902), che per primo ricostruì il complicato ciclo vitale dell’agente malarico, il plasmodio.

Ci dedicheremo poi da vicino a questo microscopico parassita, ne esploreremo le abitudini e i mezzi prediletti di spostamento e ne faremo la conoscenza ravvicinata ricorrendo al più tradizionale degli strumenti di indagine dell’invisibile, il microscopio.

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Medicina di tutt‘altro genere. Il femminile nella scienza della cura dall’antichità a oggi

9 marzo 2023 ore 17:30

Attente alla cura della persona, spesso profonde conoscitrici delle erbe e delle loro proprietà terapeutiche, le donne, anche se a lungo escluse dal sistema ufficiale dei saperi, hanno contribuito nei secoli in modo determinante al progresso della medicina.

Più recentemente, con l’apertura del mondo accademico, le voci femminili nella ricerca si sono moltiplicate. A volte riconosciute e celebrate, come nel caso di Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna, premiate con il Nobel per la scoperta del sistema genetico CRISPR/Cas9. Troppo spesso, invece, svalutate o ignorate, come accadde a Rosalind Franklin, a lungo dimenticata dopo aver fotografato, per prima, la struttura elicoidale del DNA.

In occasione della Giornata internazionale della donna, il MUSME dedica il “Giovedì della scienza” del 9 marzo 2023, alle donne nella medicina, per celebrarne i contributi e per promuovere la parità di genere anche in questo campo della conoscenza.

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Harvey, Gallucci e la storia della cardiologia

16 febbraio 2023 ore 16:30

Il cuore è uno degli organi più affascinanti del nostro corpo: nel corso dei secoli ha concentrato attorno a sé numerosi studi, ipotesi, simbologie. Eppure, fino al ‘600 un fatto oggi scontato come la circolazione del sangue era del tutto sconosciuto: solo nel 1628 William Harvey pubblicò le sue scoperte sul funzionamento del cuore. Nel corso della visita scopriremo come l’Università di Padova, ateneo di laurea del medico inglese, giocò un ruolo fondamentale nella rivoluzione di Harvey. La città patavina tornò a essere protagonista della cardiologia nella seconda metà del secolo scorso, quando Vincenzo Gallucci portò a termine nell’Ospedale Civile il primo trapianto di cuore in Italia. Nel corso di questa visita tra immagini storiche e reperti scopriremo i diversi modelli che nel corso dei secoli hanno tentato di spiegare il meccanismo del cuore per giungere sino alle più aggiornate conoscenze cardiologiche, che approfondiremo grazie alla tecnologia nei laboratori del Museo.

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Il corpo al centro: arte e medicina

26 gennaio 2023 ore 16:30

Andrea Vesalio è considerato il fondatore dell’anatomia moderna. Per primo pone la questione della necessaria riscrittura della descrizione del corpo umano partendo dalla pratica della dissezione dei cadaveri in opposizione alla tradizione antica di Galeno. Nelle sue lezioni Vesalio suggerisce agli studenti di rifarsi direttamente alle fonti, utilizza strumenti didattici tra i più vari, come scheletri o altri preparati anatomici, e si serve di disegni per illustrare meglio il corpo umano. La nuova metodologia didattica è evidentemente il frutto di un diverso modo di concepire la scienza anatomica e i meriti risalgono a tutto un movimento di pensiero che include medici, chirurghi e artisti alla base degli studi che porteranno alla pubblicazione del “De humani corporis fabrica”.

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Rita Levi Montalcini: comprendere il cervello

5 gennaio 2023 ore 16:30

Il comportamento umano è sempre stato un curioso oggetto di studio. Non ci volle molto a capire che la sua natura era legata proprio a un organo tanto misterioso quanto affascinante: il cervello! Già nell’antichità avevano intuito il suo potenziale; da quel momento, però, di strada ne è stata fatta e, in particolare, durante il nostro percorso di scoperta parleremo di una grande scienziata italiana che ha dato un contributo fondamentale per capire importanti elementi di neurofisiologia.
Rita Levi Montalcini e la sua storia ci accompagneranno tra le sale del museo, ma non solo: avrete l’occasione di studiare il sistema nervoso centrale in prima persona, grazie a una dissezione su un cadavere virtuale direttamente nei laboratori del MUSME!

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